Invitiamo tutte le imprese recuperate e gestite dai lavoratori e le organizzazioni sociali in lotta a partecipare al “II° Incontro Latinoamericano di Imprese Recuperate dai Lavoratori” che si terrà nei giorni 25, 26 e 27 giugno a Caracas, in Venezuela.
In America Latina la lotta contro la chiusura delle fabbriche e in difesa dell’occupazione ha assunto forme differenti. Critiche e approcci differenti fanno parte del dibattito all’interno del movimento operaio e sono stati oggetto di discussione al Primo Incontro Latinoamericano delle Imprese Recuperate tenutosi in Venezuela il 29 ottobre del 2005. In quell’occasione abbiamo detto che “loro chiudono e criminalizzano i lavoratori, noi riapriamo le fabbriche, loro rubano la terra e noi ce la riprendiamo. Loro fanno guerre e distruggono intere nazioni, noi difendiamo la pace e l’integrazione sovrana dei popoli. Loro dividono e noi uniamo. Perché noi siamo la classe lavoratrice, il presente ed il futuro dell’umanità”.
Oggi, ancora più che nel 2005, la situazione in cui si trovano le popolazioni latinoamericane ci impone di continuare a costruire e perfezionare quest’unità con forza sempre maggiore. La congiuntura politica attuale nel nostro continente non è un regalo ma il risultato di anni di smobilitaziioni, resistenze, progetti nonché dell’immenso lavoro con cui, come lavoratori, abbiamo costruito questa storica opportunità.
Il nostro movimento è antimperialista e anticapitalista. È un grido che si leva dal movimento organizzato della classe operaia contro il regime di proprietà privata dei grandi mezzi di produzione che riesce a sopravvivere solamente scatenando guerre, sfruttando e opprimendo le popolazioni.
Sappiamo che come sempre nella nostra America ci sono diverse sfumature e che molti governi attuali non rappresentano i nostri interessi, ma la congiuntura è favorevole per formulare proposte, discutere e porre l’accento sui temi che ci interessano come lavoratori.
Chiaro che tutto ciò non sarà facile. Basta vedere come, in Bolivia, le classi dominanti hanno reagito alla nazionalizzazione delle materie prime, ed all’esercizio reale della sovranità. O come in Venezuela i progressi rivoluzionari nel campo dell’istruzione, della salute, del territorio continuino ad infastidire chi ha sempre vissuto alle spalle del popolo, accaparrandosi le materie prime che appartengono a tutti, continuando a mentire attraverso i propri mezzi d’informazione e generando solo fame e paura. Ma è anche vero che, malgrado tutto, né il popolo venezuelano né quello boliviano hanno cambiato idea, continuando a sostenere Chávez e Evo. Lo stesso vale per Correa in Ecuador e per la recente elezione di Lugo in Paraguay.
Facciamo appello a tutte le imprese recuperate dai propri lavoratori e alle organizzazioni sociali in lotta affinché partecipino al “II° Incontro Latinoamericano delle Imprese Recuperate dai Lavoratori”, unendo la nostra lotta a quella del resto della la classe lavoratrice in appoggio alla lotta per il socialismo che i popoli boliviano e venezuelano stanno realizzando. Ci riuniremo a Caracas, in Venezuela, il 25, 26 e 27 giugno 2009.
Viva la lotta dei lavoratori delle imprese recuperate!
Viva la lotta della classe operaia!
Viva la rivoluzione venezuelana!
Viva la rivoluzione boliviana!
Vinceremo!
Contatto: fabricasocupadas@terra.com.br
Firmato:
- Commissione organizzatrice del I° Incontro Latinoamericano delle Imprese Recuperate dai lavoratori – Caracas 2005 (Serge Goulart - Brasile; Eduardo Murua - Argentina; Liliana Pertuy - Uruguay)
· Frente Revolucionario de Trabajadores de Empresas en Cogestion y Ocupadas (FRETECO) - Venezuela
· Central Obrera Boliviana - COB
· Federación Sindical de Trabajadores Mineros de Bolívia – FSTMB
· Movimiento Nacional de Empresas Recuperadas - MNER - Argentina:
· Asociación Nacional de Trabajadores Autogestionados - ANTA\CTA- Argentina
· Central Unitaria de Trabalhadores (CUT - Auténtica) – Paraguay
· Coordinación de Empresas Recuperadas por Trabajadores - Paraguay
· Movimento de Fábricas Ocupadas - Brasil
Visita il sito del Freteco (Il Fronte rivoluzionario dei lavoratori delle imprese occupate)