Nell’aprile scorso Esquerda marxista, la sezione brasiliana della Tendenza marxista internazionale, ha deciso, nella sua Conferenza Nazionale, di rompere con il PT (Partido do Trabalhadores), a fronte del processo irreversibile ed accelerato di liquidazione del partito come partito di classe (vedi in inglese Esquerda Marxista (Marxist Left) decides to leave the PT and fight for a left front).
La verità è che i lavoratori ed i giovani, in particolare la loro avanguardia, hanno rotto con il PT. Ciò è dovuto ai ripetuti tradimenti del partito, che hanno portato alla farsa elettorale (in cui il partito presentava un programma e portava avanti il suo contrario) e gli attacchi del PT contro la classe operaia. Attacchi che con l’aggravarsi della crisi economica non potevano che intensificarsi.
All’interno di questo partito non c’era più spazio per costruire le idee del marxismo.
Abbiamo lasciato il PT per continuare a costruire l’organizzazione rivoluzionaria di cui ha bisogno nella lotta la classe operaia per prendere il potere.
Da allora, Esquerda marxista ha sviluppato un dibattito interno, con un’ampia partecipazione dei suoi militant, sui prossimi passi per l’organizzazione. Tale dibattito si è concluso il 13 settembre con la decisione di richiedere l’integrazione della Sinistra Marxista nel PSOL (Partito del Socialismo e Libertà).
Resistenza internazionale
La profonda crisi internazionale del capitalismo alimenta una crisi politica in tutti quei governi e partiti impegnati a salvare questo sistema morente. L’instabilità domina il mondo e la resistenza dei popoli si esprime ovunque. In Grecia, Spagna, Gran Bretagna, e anche negli Stati Uniti, siamo in grado di vedere i segni di rivolta contro questa società basata sullo sfruttamento, l’oppressione, le guerre e la miseria.
Il proletariato nei diversi paesi cerca di organizzarsi sulla base di una nuova linea di indipendenza di classe. Gli esempi più evidenti sono la nascita e la crescita di Podemos in Spagna così come l’ascesa di Syriza in Grecia.
Naturalmente, la vittoria di Syriza e la sua successiva capitolazione di fronte dei mercati finanziari internazionali mostra che oggi il riformismo di sinistra si smaschera molto rapidamente non appena giunge al potere. La classe operaia imparerà lezioni importanti in questa dura scuola.
Gli avvenimenti di giugno 2013 hanno segnato l’inizio di una nuova situazione politica in Brasile. Questa crisi ha solo approfondito la crescente disillusione verso lo status quo e l’odio verso le istituzioni borghesi.
La lotta di classe si sta intensificando; i dipendenti pubblici sono in sciopero in tutto il paese, e altri settori della classe operaia stanno entrando in lotta contro i licenziamenti di massa. Nel 2014 e nel 2015 abbiamo assistito all’inizio di scioperi di massa, alcuni dei quali hanno scavalcato la dirigenza sindacale.
La resistenza della classe operaia e dei giovani contro gli attacchi dei governi e dei capitalisti continua e si intensificherà.
Con il PSOL
Tenendo conto di questa situazione, riteniamo che il PSOL possa essere il partito di sinistra che incanalerà questo malessere crescente. Abbiamo già visto che quella parte di giovani che si sono radicalizzati nella lotta del giugno 2013 e che capivano la necessità di una bandiera e di un partito per proseguire la lotta si sono in larga misura orientati verso il PSOL.
Il PSOL ha la possibilità di riunire tutti coloro che sono determinati a continuare la lotta contro ogni sfruttamento e l’oppressione e coloro che si stanno avvicinando alla lotta di classe.
Esquerda marxista fa parte di quella lotta e vogliamo illustrare le nostre analisi, posizioni e metodi politici a tutto il partito per aiutare il suo sviluppo. Proseguiamo la nostra lotta, sulla base del programma del marxismo, la difesa dell’indipendenza della classe operaia e il socialismo internazionale.
Il prossimo passo
Il 4, 5 e 6 dicembre il Congresso del PSOL deciderà ufficialmente l’entrata della nostra tendenza. Per decisione dell’Esecutivo Nazionale del PSOL, d’accordo con Esquerda marxista, tutti i compagni di Esquerda marxista candidati alle elezioni del 2016 hanno già aderito al PSOL. Questa è la strada giusta da seguire e siamo convinti, sulla base del sostegno ricevuto da parte dei membri e tendenze del partito, che questa integrazione sarà un passo positivo sia per Esquerda marxista che per il PSOL.
Questo è un passo importante nella costruzione di una via d’uscita di sinistra e socialista dalla profonda crisi del capitalismo e dagli attacchi contro la classe lavoratrice.
Nella lotta per l’unità della classe operaia troveremo un’alternativa e seppelliremo questo sistema marcio una volta per tutte.