Dopo Udine, la Campagna “Giù le mani dal Venezuela“ si è spostata in Emilia Romagna. Il 3 maggio si è tenuta un'assemblea a Parma con il sostengo della Federazione provinciale di Rifondazione Comunista alla quale hanno partecipato 35 persone compresi tre venezuelani. Il dibattito è stato di ottimo livello. Una parte della discussione si è concentrata sulla caratterizzazione della situazione in Venezuela dato che un compagno è intervenuto sostenendo che non si può dire che c' è una rivoluzione in atto dato che non esistono organismi di dualismo di potere. Jorge Martin ha risposto a questa visione schematica spiegando che il carattere rivoluzionario degli avvenimenti in Venezuela è dato dal processo di organizzazione, politicizzazione e partecipazione diretta delle masse. Inoltre, ha aggiunto, ci sono stati elementi di dualismo di potere quando i lavoratori del settore petrolifero, insieme alle comunità locali e a settori dell'esercito hanno gestito l'industria petrolifera sotto il controllo operaio. Alla fine dell'assemblea sono stati raccolti 203 euro per la colletta oltre all'offerta di 100 euro da parte del Prc.
Il giorno seguente abbiamo partecipato ad un'assemblea al Liceo Classico di Parma organizzata dagli attivisti del Comitato in difesa della Scuola Pubblica (Csp) nella quale erano presenti 80 studenti. Il direttore del liceo aveva imposto la partecipazione di un giornalista locale come "controparte" che ha iniziato la discussione ripetendo una serie di accuse dell'opposizione venezuelana: "il governo è autoritario, antidemocratico, attacca l'opposizione, non è in grado di gestire l'economia, etc". Jorge Martin ha risposto a questi argomenti in maniera dettagliata. Poi il giornalista si è dato la zappa sui piedi chiedendo "perchè Chavez non ha preso il controllo dei mezzi di comunicazione privati visto che è un dittatore?". La risposta ovvia è che questo dimostra appunto il fatto che non sia un dittatore, anzi evidenzia come la situazione in Venezuela sia opposta rispetto a quella nell'Italia "democratica" dove il presidente ha il controllo della maggior parte dei mezzi di comunicazione pubblici e privati. Gli attivisti del Csp avevano già raccolto in precedenza più di 180 firme per la Campagna tra gli studenti.
Nel pomeriggio si è tenuta una riunione nella sede del Prc di Reggio Emilia. Uno dei presenti era un rappresentante del circolo di Correggio dell'associazione "il Che vive", ci ha offerto il suo sostegno per la campagna e ci ha consegnato una lista di firme che aveva raccolto.
In serata c'è stata un'assemblea presso la sede del Prc di Modena organizzata con il sostegno della Federazione provinciale del partito a cui hanno partecipato circa 50 persone fra cui molti delegati sindacali delle fabbriche della zona. Il dibattito si è concentrato sulla necessità di costruire una direzione marxista per assicurare la vittoria alla rivoluzione venezuelana. Jorge ha spiegato l'enorme interesse per le idee marxiste in Venezuela e la straordinaria accoglienza che hanno ricevuto marxisti di primo piano come Alan Woods e manzoor Ahmed all'incontro internazionale in solidarietà con il Venezuela tenuto a Caracas. Ha anche spiegato come nonostante chavez non sia un marxista, non ha pregiudizi contro queste idee ed è favorevole alla pubblicazione del libro La Rivolta della Ragione di Alan Woods e Ted Grant in Venezuela. Questo rende le condizioni per la costruzione di una corrente marxista [radicata fra/ in grado di influenzare] i lavoratori e la popolazione enormemente favorevoli. Questo è il compito che si pongono i compagni della Corrente marxista rivoluzionaria "El Topo Obrero" (la talpa operaia). Alla fine dell'assemblea sono stati raccolti 336 euro più un'offerta di 100 euro dal Prc.
Il giorno seguente c'era una riunione con gli attivisti dei Giovani Comunisti di Ferrara e in serata un'assemblea straordinaria a Bologna. L'iniziativa è stata organizzata dal comitato “Giù le mani da Venezuela e dalla Federazione provinciale del Prc e ha visto la presenza del famoso scrittore di sinistra Pino Cacucci. La partecipazione all'assemblea ha superato ogni aspettativa, c'erano più di 180 persone e molti hanno dovuto seguire il dibattito in piedi. L'ambiente era elettrizzato. Un piccolo gruppo di seguaci dell'opposizione venezuelana che si trovava nelle prime fila ha cercato di disturbare la riunione parlando ad alta voce e interrompendo gli oratori. Alessandro Giardiello, del Comitato Politico nazionale di Rifondazione li ha invitati a lasciare la sala se non erano in grado di mantenere un atteggiamento democratico cosa che hanno fatto suscitando un applauso generale. Anno partecipato all'assemblea anche numerosi venezuelani che sostengono il processo rivoluzionario e alcunisono intervenuti nel dibattito. Una di loro, Luz, ha spiegato come l'opposizione, che ha qualificato criminale, ha costretto la sua famiglia a chiudere la loro azienda minacciandoli con le armi durante la serrata padronale contro il governo. Questa riunione è stata senza dubbio una delle più partecipate a Bologna da molto tempo e la colletta ha raccolto 225 euro oltre ad un'offerta di 100 euro dal Prc.
6 maggio 2003
Leggi qui il calendario completo: Assemblee con Jorge Martin in Italia
Vedi anche:
- Aggiornamenti sulla Campagna Giú le mani dal Venezuela in Italia (4 Maggio 2004)
- Venezuela: Per sconfiggere la reazione la rivoluzione deve avanzare verso il socialismo (25 Febbraio 2004)
-
GIU' LE MANI DAL VENEZUELA! Appello al movimento operaio internazionale (25 Febbraio 2004)