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In Brasile la pandemia è fuori controllo. Secondo i dati ufficiali, al momento in cui scriviamo (21 marzo) ci sono già state più di 294.000 persone uccise dal COVID-19. In media ogni giorno si registrano circa 2.000 nuovi decessi. È probabile che queste cifre siano significativamente più elevate, dato che i dati ufficiali sono sottostimati.

Negli ultimi giorni una vera e propria eruzione sociale ha scosso il Senegal, paese dell’Africa occidentale. Il movimento, apparentemente emerso dal nulla, ha rapidamente acquisito caratteristiche insurrezionali con lo stato che ha perso completamente il controllo di gran parte della capitale Dakar a causa delle proteste dei manifestanti.

La scorsa settimana una terribile ondata di gelo ha colpito il Texas danneggiando circa il 90% delle infrastrutture elettriche dello stato. La crisi ha causato danni strutturali alle case con interruzione del riscaldamento e in parte del servizio idrico. Più o meno 4 milioni di persone sono rimaste senza energia elettrica di punto in bianco. Sono stati attribuiti al disastro una settantina di morti ma sono in tantissimi a star vivendo un momento disperato e di estrema difficoltà.

Il colpo di stato in Myanmar ha scatenato un movimento di proporzioni rivoluzionarie. La determinazione delle masse a impedire che i militari assumano il controllo della situazione si può vedere nel diffuso e crescente movimento di scioperi e proteste che si è scatenato. La giunta militare ha chiaramente sottovalutato il livello di opposizione da affrontare.

Siamo entrati solo da un mese nel 2021 e quest’anno sembra già diventare, se non un punto di svolta nella storia moderna della Russia, sicuramente un anno di enorme importanza. Non importa quanto le autorità l’abbiano desiderato o meno, l’inizio di un nuovo anno non preannuncia un nuovo inizio o nuovi programmi per quanto riguarda le contraddizioni accumulate del capitalismo russo. Al contrario, queste contraddizioni si acuiscono di giorno in giorno, sollevando sempre più nettamente la domanda, “socialismo o barbarie?”

Grandi proteste sono scoppiate in Russia lo scorso 23 gennaio in risposta all’arresto dell’oppositore Alexei Navalny da parte del regime di Putin. Non nutrendo alcuna illusione nei liberali come Navalny, i nostri compagni russi sono intervenuti in queste proteste contro la repressione politica dei gangster di Putin (che colpiranno più duramente la classe operaia e i movimenti socialisti), difendendo una posizione marxista rivoluzionaria.

I lavoratori della Florenzi Industries in El Salvador stanno lottando contro il padronato e le istituzioni statali contro la chiusura della fabbrica e il mancato pagamento dei salari. Invia un tuo messaggio di sostegno a redaccionmilitantebpj@gmail.com e pubblica messaggi di solidarietà sui social media con l’hashtag #SolidaridadObrerasFlorenzi, insieme a immagini e video.

"Il 21 gennaio 2021 sarà il centesimo anniversario della nascita del Partito Comunista d’Italia. Questa ricorrenza ci offre l’occasione per affrontare tutti i principali aspetti politici legati alla nascita del movimento comunista nel nostro paese: dai grandi avvenimenti storici come le lotte operaie del Biennio Rosso e l’ascesa del fascismo, alle tendenze principali nel movimento operaio dell’epoca (riformismo, massimalismo, astensionismo...); dal ruolo dell’Internazionale comunista nelle vicende italiane, fino alle idee politiche dei principali dirigenti come Gramsci e Bordiga.