Più di 70 persone hanno partecipato all’assemblea con Alan Woods a Napoli, tenutasi il 7 novembre alla Città del Sole. L’assemblea, dopo quella di Milano e Bologna, era la terza del tour organizzato da Sinistra Classe Rivoluzione con il dirigente della Tendenza marxista Internazionale, di cui SCR è la sezione italiana.
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Una platea composita, formata da giovani e giovanissimi insieme ad attivisti più navigati, ha partecipato con grande attenzione ed entusiasmo ad un’assemblea durata più di tre ore.
La discussione è stata introdotta da Marzia Ippolito di Sinistra Classe Rivoluzione, che ha spiegato l’importanza del tema in discussione e il periodo peculiare in cui avviene. A livello internazionale stiamo assistendo infatti a numerose rivolte che esprimono la rabbia accumulata dopo 10 anni di crisi e di peggioramento delle condizioni di vita dei giovani e dei lavoratori. Mobilitazioni di massa come quelle che abbiamo visto in Ecuador, in Cile, ad Haiti, in Iraq, in Libano, ecc. rappresentano un fatto non isolato. Queste rivolte, così come la mobilitazioni in Francia dei gilet gialli e la nuova ondata della lotta indipendentista catalana, dimostrano l’eccezionalità dei tempi in cui viviamo e e la fine della normalità a cui eravamo abituati. È la stessa normalità oggi a essere percepita come un problema!
Le lotte di queste settimane producano un profondo e rapido cambiamento della coscienza, il tratto in comune è quello di una fortissima radicalità, in grado di sfidare, come è successo in Cile, la repressione più feroce.
Marzia ha poi presentato Alan Woods e ha illustrato brevemente le ultime pubblicazioni italiane del marxista britannico: Le idee di Karl Marx e soprattutto Storia del Bolscevismo, di cui è da poco uscito il secondo volume.
Dopo di lei ha preso la parola Alan Woods, che si è concentrato sulla storia della rivoluzione russa, partendo dalla coincidenza con la data dell’assemblea, tenutasi proprio nel centoduesimo anniversario della rivoluzione d’ottobre.
Per quasi due ore Alan ha ricostruito i passaggi decisivi dello sviluppo della lotta politica in Russia, a partire dalle condizioni eccezionali di repressione del regime zarista e dalla presenza limitata della classe operaia. Condizioni che avrebbero fatto credere impossibile una rivoluzione socialista. Questa fu invece possibile, come ha spiegato Alan, per la presenza del partito bolscevico e per il ruolo avuto da due dirigenti eccezionali come Lenin e Trotskij.
Alan nel tempo limitato che aveva a disposizione ha ricostruito in maniera efficace e dettagliata la storia del partito bolscevico, un partito che non conosce paragoni per la capacità di passare dall’essere un gruppo piccolo e poco significativo a un partito di milioni di persone in grado di prendere il potere. Come ha spiegato Alan questo è il tema fondamentale del suo libro e anche del giro delle assemblea che sta facendo in Italia.
Nella sua ricostruzione il marxista britannico ha sottolineato gli inizi del partito, il ruolo dei giovani e degli intellettuali nella fase embrionale della sua costruzione, ma anche le prove che i bolscevichi dovettero affrontare per farsi strada: i soviet e la rivoluzione del 1905, il duro periodo di reazione seguito alla sconfitta della rivoluzione, la battaglia e l’isolamento dei bolscevichi nel disastro prodotto dalla socialdemocrazia con il voto dei crediti di guerra nell’agosto del 1914, fino ad arrivare all’anno eccezionale: il 1917, con la rivoluzione di febbraio, per poi soffermarsi sulle caratteristiche dell’ottobre.
Dopo Alan sono intervenuti diversi compagni, per sottolineare in particolare il ruolo dei giovani nei processi rivoluzionari di oggi, ma anche l’importanza dello studio dell’esperienza dei bolscevichi per dotarci degli strumenti teorici necessari al fine di intervenire nelle mobilitazioni che stiamo vedendo. Sia Alan che i compagni intervenuti hanno sottolineato come sia inevitabile che anche in Italia si produrranno processi simili a quanto stiamo vedendo oggi negli altri paesi.
Altri compagni hanno posto delle domande, in particolare sulla concezione del partito, sul ruolo e l’importanza di avere dei dirigenti di valore come è stato per gli esponenti del partito bolscevico. Altri ancora hanno posto questioni rispetto al processo di degenerazione della rivoluzione e i rischi insiti in un processo rivoluzionario come quello russo.
Alan nelle conclusioni si è concentrato nella critica allo stalinismo, contrastando l’idea che ci fosse una continuità da bolscevismo e stalinismo. In realtà lo stalinismo è la negazione del partito di Lenin, né è prova il fiume di sangue che separa i due uomini e lo sterminio fisico dei quadri e dei dirigenti che avevano avuto fatto la rivoluzione.
Il grande successo dell’assemblea si è visto materialmente nei contributi raccolti a sostegno delle spese per il viaggio di Alan in Italia, e soprattutto nel materiale diffuso: quasi 250 euro di materiale venduto, tra cui diversi libri di Alan ma anche riviste e opuscoli prodotti dalla nostra Tendenza.
Un risultato che non solo testimonia l’entusiasmo prodotto dall’assemblea ma anche come da una buona discussione possa partire lo stimolo ad approfondire la lettura e la teoria marxista, un’arma imprescindibile per le rivoluzioni di domani!
Il prossimo appuntamento con Alan Woods è per domani, sabato 9 a Roma alle 16:00 al centro congressi di Via Cavour!