La destra laburista sta manovrando in maniera burocratica per mettere al bando definitivamente Socialist Appeal dal partito. Questo attacco politico scandaloso è l’ultimo tentativo di soffocare la sinistra. Gli attivisti di sinistra devono mobilitarsi e reagire.
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Circolano voci e resoconti secondo cui Socialist Appeal, insieme ad altri tre gruppi di sinistra, dovrebbero essere messi al bando ufficialmente dal Partito Laburista. Questo è un attacco politico diretto alla sinistra e alle idee del socialismo. L’intera sinistra deve mobilitarsi per combattere questa epurazione.
Il prossimo martedì, 20 luglio, si riunirà il Comitato esecutivo nazionale del Partito laburista (NEC). Secondo varie fonti, gli esponenti della destra del partito proporranno una mozione al NEC dove Socialist Appeal verrebbe considerata un’organizzazione proscritta.
La mozione cita il capitolo 2, clausola I.4.B dello statuto del partito laburista, che recita:
Un membro del partito che aderisce e/o sostiene un’organizzazione politica diversa da un gruppo laburista ufficiale o da un’altra organizzazione del partito, o sostiene qualsiasi candidato che si schiera contro un candidato laburista ufficiale, o dichiara pubblicamente la propria intenzione di schierarsi contro un candidato laburista, sarà automaticamente non idoneo ad essere o rimanere iscritto al partito, stante quanto previsto al successivo capitolo 6.I.2 delle norme disciplinari.
Inoltre, la mozione afferma che questa clausola si applica a Socialist Appeal e ai suoi attivisti, rendendo il sostegno a Socialist Appeal “incompatibile con l’appartenenza al Partito Laburista”.
I motivi addotti sono che Socialist Appeal ha il suo programma, i suoi militanti e le sue strutture; che facciamo parte di un’organizzazione internazionale, la Tendenza marxista internazionale; e che la nostra organizzazione è una continuazione della tendenza Militant, che è stata messa al bando allo stesso modo da Kinnock negli anni ’80.
Infine, la mozione proposta suggerisce che la suddetta clausola si applichi a chiunque si dichiari sostenitore di Socialist Appeal; venda il nostro giornale o scriva articoli per le nostre pubblicazioni; o gestisca banchetti di Socialist Appeal.
Un attacco politico
Tutte le giustificazioni di cui sopra per vietare Socialist Appeal sono del tutto pretestuose, costruite ad arte per distrarre dalle reali motivazioni politiche dietro questa azione.
Lo scopo della clausola dello statuto sopracitata è escludere dall’appartenenza al partito laburista quelle persone che fanno campagna contro di esso; e/o che sostengono attivamente le organizzazioni politiche e i candidati che si schierano contro il Partito Laburista.
Socialist Appeal, tuttavia, ha sempre sostenuto il Partito Laburista e i suoi candidati. Non siamo un partito separato, ma una tendenza all’interno del Partito Laburista e del movimento operaio più in generale, che organizza attivisti socialisti attorno alle idee marxiste.
Come per gruppi come Momentum, i nostri attivisti sono militantilaburisti leali, che hanno lavorato instancabilmente per costruire il partito nelle loro zone; e che hanno fatto una campagna entusiasta per i laburisti in ogni elezione.
Lo stesso non si può dire per altre fazioni all’interno del cosiddetto “ombrello ampio” del Labour.
Come ha dimostrato il rapporto trapelato l’anno scorso, larghe fasce di funzionari di partito e membri del Gruppo parlamentare laburista (PLP) hanno cercato attivamente di minare le possibilità di vittoria dei laburisti nelle recenti elezioni. Eppure, fino ad oggi, nessuno di questi sabotatori è stato sanzionato.
Allo stesso modo, i gruppi della destra laburista come Progress e Labour First hanno costantemente e apertamente denigrato il partito sotto la guida di Corbyn. Perché l’appoggio a queste organizzazioni blairiane non è considerato “incompatibile con l’appartenenza al partito laburista”?
Colpevole di socialismo
Anche se questo attacco è scandaloso, non è sorprendente. Un certo numero di sostenitori di Socialist Appeal è stato coinvolto in una precedente epurazione anti-Corbyn del 2015-16, quando migliaia di iscritti e attivisti di base di sinistra sono stati sospesi o esclusi dal partito con varie accuse inventate.
Gli attivisti di Socialist Appeal sono stati informati per lettera di essere stati “auto-esclusi” dal partito (cioè espulsi), sulla base della stessa clausola del regolamento di cui sopra.
Tutti questi compagni erano stati iscritti per tutta la vita a Partito Laburista, alcuni avevano decenni di esperienza nel movimento operaio.
Ai compagni non è stato offerto alcun diritto di appello e gli appelli alla “Commissione di osservanza dello statuto” (l’equivalente della Commissione di controllo in Italia, ndt) del partito sono stati respinti sotto il regime di Iain McNicol (il Segretario generale del partito dell’epoca, ndt). Questo va contro i principi più basilari della giustizia, con i funzionari del partito che agiscono come giudici, giuria e carnefici.
All’epoca, un sostenitore di Socialist Appeal ha portato il partito in tribunale per lottare contro la sua espulsione. Dopo aver spiegato la natura della nostra organizzazione, come una tendenza a sostegno del Partito laburista, non un partito di opposizione, gli avvocati che rappresentano il Partito Laburista hanno cercato con un certo imbarazzo altre motivazioni per questa “autoesclusione”.
Alla fine, i legali del partito hanno dichiarato che Socialist Appeal e i suoi attivisti non sono d’accordo con gli “scopi e i valori” del Labour.
In particolare, hanno sottolineato che Socialist Appeal sostiene un’economia pianificata socialista e si oppone all’economia di mercato. Infatti la nuova clausola IV del partito – introdotta da Blair – afferma che i laburisti sono ufficialmente a favore dell’“impresa di mercato”, del “rigore della concorrenza” e di un “fiorente settore privato”.
In altre parole, l’unico “crimine” di cui il compagno è stato ritenuto colpevole è stato quello di essere socialista, cosa che di certo si potrebbe applicare alla maggioranza dei laburisti!
L’ipocrisia della destra laburista
Dopo che l’esponente della sinistra Jennie Formby ha sostituito Iain McNicol come segretario generale laburista, e con il NEC che si è spostato a sinistra, tutti i compagni espulsi sono stati gradualmente riammessi al partito.
Nelle procedure disciplinari relative, due dei compagni “auto-esclusi” sono stati persino stati chiamati per un “interrogatorio” nientemeno che da Tom Watson, l’ex vice leader del partito e coordinatore degli “inquisitori”.
I compagni si sono difesi contro un “dossier losco” di “prove” e hanno risposto alle domande di chi li interrogava. Entrambi sono stati riammessi nel partito, dopo che la commissione – incluso Watson – ha ritenuto che non vi fosse incompatibilità tra il sostegno a Socialist appeal e l’appartenenza al partito laburista.
Stesso verdetto per tutti gli altri compagni espulsi. Eppure, solo poche settimane fa, altri due attivisti di Socialist Appeal hanno ricevuto lettere che li informavano di essere stati “auto-esclusi” per gli stessi motivi.
Il primo è Alex Falconer: ex vicepresidente della Circoscrizione Truro & Falmouth, delegato della congresso del Labour 2019; e iscritto al Partito laburista dal 2017.
Il secondo è Josh Cole-Hossain della Circoscrizione di Norwich South: membro dal 2017; e un attivista politico di spicco della città, coinvolto nei movimenti BLM e di solidarietà con la Palestina.
Entrambi questi militanti leali del partito erano anche candidati ad essere delegati delle rispettive circoscrizioni al congresso laburista di quest’anno.
A questi compagni è stato anche detto dalla burocrazia laburista che il loro sostegno a Socialist Appeal è incompatibile con l’appartenenza al Partito Laburista. Nel frattempo, ex conservatori come John Bercow sono stati recentemente accolti nel partito a braccia aperte! Questa ipocrisia la dice lunga.
Caccia alle streghe
Il tentativo di mettere al bando Socialist Appeal è solo l’ultimo tentativo burocratico di epurare i militanti più combattivi dal Partito Laburista.
Durante gli anni di Corbyn, molti esponenti di spicco della sinistra furono sospesi ed espulsi con motivi pretestuosi come parte di una caccia alle streghe contro i socialisti del partito.
E più recentemente, la destra ha lanciato un’ulteriore raffica di attacchi contro la sinistra, con l’obiettivo di cacciare decine di migliaia di membri di sinistra dal partito.
Questo, ovviamente, includeva la sospensione dello stesso Jeremy Corbyn (che non è stato ancora riammesso nel gruppo parlamentare laburista); così come altri leader di sinistra come Howard Beckett, il vicesegretario generale di Unite (uno dei principali sindacati, ndt).
La lotta davanti a noi
La tempistica di questo ultimo attacco non è casuale. Il congresso laburista si sta avvicinando e la destra del partito sta disperatamente manovrando per cementare il proprio controllo su di esso restringendo la democrazia di partito e chiudendo le sezioni locali.
A riguardo, è chiaro il motivo per cui Socialist appeal è preso di mira. I nostri compagni sono stati in prima linea nella lotta per trasformare il Partito Laburista – dalla campagna per ripristinare la Clause IV (clausola IV dello statuto, ndt); all’appello per il ripristino della democrazia interno con un congresso straordinario; allo slogan più recente: via Starmer !
Con i cambiamenti delle regole democratiche e i voti di sfiducia nei confronti di Starmer che vengono approvati nei CLP su e giù per il paese, è chiaro che la destra teme ciò che accadrà al congresso di quest’anno.
Il prossimo congresso vedrà una battaglia feroce per la vita e l’anima stessa del Partito Laburista. E i sostenitori di Socialist Appeal, insieme ad altri attivisti di base battaglieri, si stanno organizzando per assicurare una vittoria della sinistra.
D’altro canto, è chiaro che Starmer e la destra sono determinati a cancellare il socialismo dal partito laburista. Il loro obiettivo è riportare il partito al blairismo e rendere i laburisti una forza affidabile per i capitalisti.
Il problema è che la maggior parte dei membri del Labour si oppone a questa svolta. Già, circa 100.000 iscritti hanno lasciato fuori per demoralizzazione e disgusto. Ma questo non è ancora abbastanza. Agli occhi della destra, l’opera non sarà conclusa finché l’intera sinistra non si sarà cancellata.
Prima toccò ai marxisti…
Quest’ultima mossa di stampo maccartista è quindi solo la punta dell’iceberg. Prima la destra decapiterà la sinistra dei suoi settori più militanti. E se riusciranno nel loro intento, poi toccherà al resto della sinistra.
È quindi imperativo che l’intera sinistra si mobiliti per porre fine a queste manovre. Un’offesa a uno è un offesa a tutti.
Gli esponenti di sinistra nel NEC devono lottare per opporsi alla mozione proposta alla riunione della prossima settimana. I leader sindacali e le organizzazioni come Momentum devono schierarsi a difesa di chi è sotto attacco in questo momento. E i gruppi di sinistra laburista a livello locale e gli attivisti di base devono organizzarsi per fare approvare mozioni di solidarietà, denunciando il tentativo di mettere al bando Socialist Appeal e altre organizzazioni di sinistra.
Le tradizioni e la storia
Socialist appeal è una componente legittima del movimento operaio. Siamo una tendenza marxista; la voce marxista del movimento operaio e della gioventù. Difendiamo con orgoglio le idee del marxismo e del socialismo all’interno del partito laburista e dei sindacati.
Il marxismo ha una lunga storia e tradizione all’interno del Partito Laburista. Fin dagli inizi, quando nacque su iniziativa della Federazione socialdemocratica marxista; per arrivare alla sua influenza su personaggi di sinistra famosi come Tony Benn.
A differenza dei blairiani, i nostri “scopi e valori” sono del tutto coerenti con quelli del movimento laburista. Sosteniamo la trasformazione socialista della società – un obiettivo che è stato iscritto nei principi del Labour con la vecchia Clause IV, introdotta nel 1918, che prometteva di :
“Assicurare ai lavoratori, manuali o intellettuali, i pieni frutti del proprio lavoro e la relativa distribuzione più equa possibile sulla base della proprietà comune dei mezzi di produzione, distribuzione e scambio…”
Abbiamo combattuto apertamente per questi principi socialisti, contribuendo a lanciare la campagna per ripristinare la Clause IV, una rivendicazione che è stata sostenuta dalla maggioranza dei delegati delle circoscrizioni locali del partito al Congresso laburista del 2019.
È il blairismo e le idee della destra laburista che sono estranee alle migliori tradizioni del movimento operaio. Gli esponenti della destra sono degli infiltrati del partito conservatore; agenti del capitale; carrieristi, non militanti di classe.
Oggi come allora, non chiediamo che queste persone vengano espulse burocraticamente dal partito laburista. A differenza di loro, rivendichiamo la democrazia più completa, al fine di dare più potere agli iscritti e lasciare che sia la base a decidere.
Ciò include le richieste di riselezione obbligatoria dei parlamentari; l’elezione dei funzionari di partito; e la fine di tutte le restrizioni alla discussione e al dibattito democratici.
Lotta per il socialismo
Accanto a queste richieste democratiche, Socialist Appeal rivendica che il Labour adotti un programma socialista audace per trasformare la società nell’interesse della classe operaia, dei giovani e degli oppressi.
È sulla base delle politiche socialiste – non appoggiando le campagne scioviniste o facendo appello alle grandi imprese – che i laburisti dovrebbero combattere i Tories.
Starmer e la destra laburista, tuttavia, passano più tempo ad attaccare la sinistra che ad attaccare i Tories. Sono loro, non i sostenitori di Socialist Appeal, che dovrebbero essere messi alla porta.
Non ci lasceremo intimidire da questi atti repressivi e intimidatori. Invece, raddoppieremo i nostri sforzi per trasformare il partito laburista su basi socialiste; e affinché lotti per una chiara alternativa socialista al sistema capitalista in crisi.
Questo è il compito che ci attende: costruire le forze del marxismo; costruire la tendenza marxista; costruire la voce marxista del movimento operaio e della gioventù. Facciamo appello a tutti i nostri lettori che vogliano combattere la destra laburista di unirsi a noi nella lotta per il socialismo.